domenica 18 aprile 2010

Titanic 2 (Parte 2)


Nel 2012 sarà l'anniversario dell'affondamento della maestosa nave transatlantica.

Che cosa avrà potuto inventare James Cameron per festeggiare questo anniversario?
Facile, rifacciamo il mio grande colossal in 3D.

<< “They’re converting Clash of the Titans in eight weeks. But I’m guessing six months to a year to do it right. We’re targeting spring of 2012 for the release (of a 3D version of Titanic), which is the 100 year anniversary of the sailing of the ship.” >>

Veloce dirlo, più lungo è realizzarlo, infatti sa benissimo che pur avendo un film interamente girato e montato, convertirlo in tre dimensioni è un lavoro abbastanza lungo. L'aspetto geniale, che James Cameron ha capito su tutti i punti di vista come è utilizzabile la tecnologia "Full immertion" sullo spettatore e rendendosi conto che nel 1997 era già riuscito a lasciare qualcosa nel cuore e nella mente degli spettatori, questa volta vuole lasciare un ulteriore segno all'ennesima potenza.

Se già nella versione bidimensionale, scorsero in moltissime sale fiumi di lacrime... figuriamoci con la versione in 3D.

Titanic 2 (Parte 1)



Si tratta solo di un gruppo di ragazzi che si sono inventati il sequel di uno dei grandi capolavori di James Cameron. Questo video, sulla piattaforma Youtube, ha fatto molto scalpore. In molti hanno lasciato commenti chiedendo se il trailer fosse vero, anche perchè essendo una generazione abituata a vedere tanti film, questa continuazione sarebbe stata un valido proseguimento del colossal.

A parer mio, se si dovesse mai fare una continuazione di "Titanic", il primo capitolo rischierebbe di essere macchiato da un proseguimento che non ne sia all'altezza del primo e son sicuro che la pensa cosi, anche James Cameron.

venerdì 16 aprile 2010

Proiezioni del prossimo futuro



Basta occhialini, basta star fermi nella stessa posizione. Gli esperti stanno già studiando come proiettare oggetti in 3D, visibili senza l'ausilio di occhialini e soprattutto visibili da qualsiasi angolo di visione.
Usando uno specchio rotante coperto da uno speciale "diffusore olografico" ed un proiettore ad alta velocità, questo dispositivo riesce a proiettare una immagine tridimensionale che può essere osservata a 360°, indipendentemente dall'altezza e dalla distanza dell'osservatore.

In altre parole, arrivarono gli ologrammi in 3 dimensioni.
Secondo voi non li utilizzerano in ambito cinematografico?

venerdì 9 aprile 2010

Luxury Cinema (Parte 2)



Accolti da una hostess all'ingresso, all'interno della sala gli spettatori sono seduti su comode e spaziose poltrone dotate di poggiagambe reclinabile e pulsante sui braccioli per ogni richiesta, compresa copertina e cuscino aggiuntivo. Le sale, con capienza dai 24 ai 40 visitatori, sono tutte dotate di wide screens e dolby digital surround system e proiettano blockbuster e tutte le ultime uscite. Per rendere ancora più esclusiva una proiezione i clienti membri possono effettuare prenotazioni private per feste di compleanno, di matrimonio o altri eventi speciali.

Luxury Cinema (Parte 1)

Mentre sul grande schermo si proietta il film più costoso della storia del cinema, Avatar di James Cameron, negli Stati Uniti si espande la catena Village Roadshow Gold Class Cinema, la prima a portare la dimensione del lusso direttamente in sala. Dall'idea dell'imprenditore australiano Graham Burke la nuova frontiera della visione cinematografica conquista gli spettatori più esigenti che non rinunciano ad attenzioni e privilegi anche al buio della sala.

Assistiti da hostess e camerieri personali in qualsiasi momento, anche durante la proiezione semplicemente premendo un bottone di chiamata, si può accompagnare la visione a finger food stagionali, scegliendo tra cocktail di gamberetti, caviale, anelli di seppia al forno, sandwich con la bistecca, pasta e pizza, ovviamente a prezzi non economici.

Forse però, il signor Graham Burke, si è dimenticato che la gente a cui è rivolto questo particolare cinema, soprattutto negli Stati Uniti, ne possegono uno personale in casa.
Sicuramente però ha successo, poichè è una valida alternativa come serata speciale per le coppie di fidanzati.

Ah.. Ologrammi Interattivi (Parte 3)



L’applicazione mostrata dai tecnici per meglio far comprendere il tutto è la proiezione olografica di Google Earth. L’utente utilizza le mano per interagire con il globo e compiere le classiche operazione di zoom su una città, piuttosto che spostamento della mappa terrestre a proprio piacimento

giovedì 8 aprile 2010

Ah.. Ologrammi Interattivi (Parte 2)

Ciò che bisogna fare appena si entra al cinema, è sedersi!

Con gli ologrammi interattivi, si sta creando una sorta di rivoluzione. Ma per adesso i pubblicitari danno largo spazio al 3D, poichè è l'innovazione del momento devono sfruttarla pienamente, sempre e solo sotto un aspetto di guadagno economico.

Gli ologrammi interattivi sono una nuova tecnologia che consente di proiettare a mezz’aria quanto solitamente visualizzato su un normale display LCD. In aggiunta questa tecnologia consente anche di interagire con l’ologramma, grazie all'ausilio di onde elettromagnetiche.

Immaginatevi di sedervi al cinema, vedere iniziare il film, completamente in 3D, con un senso più realistico di profondità e sentire anche qualcosa sulla nostra pelle. Per esempio se nel film, piove, e la pioggia è diretta verso la nostra faccia, noi attraverso gli ologrammi interattivi, grazie alle onde elettromagnetiche sentiamo dei "punzecchiamenti" non fastidiosi, sul video. E qui, la fansasia con le nuove tecniche di intrattenimento 4D, avrà il suo libero sfogo.

L’applicazione mostrata dai tecnici per meglio far comprendere il tutto è la proiezione olografica di Google Earth. L’utente utilizza le mano per interagire con il globo e compiere le classiche operazione di zoom su una città, piuttosto che spostamento della mappa terrestre a proprio piacimento

Ah.. Ologrammi Interattivi (Parte 1)

Time Voyager... La nuova esperienza 4D.
Era il 2007, quando sentii questa nuova attrazione di Gardaland.

Cosa intendiamo per quattro dimensioni?

Penso che nessuno lo sappia, a parte dei Giapponesi chiusi in un laboratorio di ricerca che stanno studiando proprio la realizzazione del Cinema 4d con l'ausilio di ologrammi interattivi.

Time Voyager è una proiezione di uno spettacolo cinematografico realizzato con la tecnologia del 3D, unito a macchinari meccanici fisici, presenti nella sala che riproducono alcuni agenti motori e/o atmosferici, per esempio il vento, o il terremoto (con la poltrona che vibra molto bruscamente) oppure una cascata...

A parer mio però questo non è 4D, poichè uno spettatore non deve essere disturbato o per lo meno, quando va al cinema deve trovarsi un momento di relax, nel senso che deve usare solo il cervello per percepire le sensazioni.

sabato 3 aprile 2010

La statuetta d'oro!

Quanto valgono le desiderate statuette d'oro, degli Oscar?

Di sicuro, vale di più il tappeto rosso che calpestano. Le statuette chiamate "Academy Award of Merit" e chiamate comunemente Oscar, hanno un valore più simbolico che reale.
Il loro valore si aggira intorno ai 300$, eppure sono statuette placcate in oro 24 carati, è alte 35 centimetri, ma pur avendo questo misero valore, chiunque lavori in ambito professionale cinematografico, attribuisce ad esse l'apice della propria carriera.

La leggenda del nome Oscar, dicono molte voci che nasce dall'esclamazione di Margaret Herrick, un'impiegata molto creditata dell'Academy of Motion Picture Arts and Science, che disse: < < Just looks like my uncle Oscar! > > (Assomiglia proprio a mio zio Oscar!).

Per molti registi, soprattutto di questi tempi che chiunque ha la possibilità di fare cinema, il sogno degli oscar, non è il ricevere la statuetta, poichè bisogna essere veramente molto ottimisti, bensì riuscire almeno ad avere una nomination oppure per visioni più realistiche, soprattutto da Italiani, riuscire ad essere uno dei participanti della notte degli Oscar.

Questo dislivello di mentalità sulle prospettive cinema-studio americane e italiane, sono un bel gioco di pensiero. In America direbbero: "Tanto faccio questa scuola, poi quest'altra, poi anche questa e sono un attore." In Italia, direbbero: "Devo cercarmi di farmi amico quel regista."